“Il Vino nell’arte, saperi e sapori". È il ciclo di incontri, a cura della storica
dell’arte Eles Iotti, che prenderà il via il 7 novembre nella Rocca Sanvitale
di Sala Baganza. Una proposta culturale, rivolta al grande pubblico, proprio
nella sede del neonato Museo del Vino del parmense, per promuovere la cultura
del territorio favorendo un avvicinamento al tema attraverso l’arte antica e
moderna.
Gli incontri “Il Vino
nell’arte” hanno l’obbiettivo di portare all’attenzione, attraverso la cultura
visiva, alcune considerazioni sull’uso rituale e simbolico del vino e
comprenderne il significato nell’atto sociale del consumarlo in simposio.
Avvicinare il pubblico ad una piena esperienza sensibile, stimolarlo a guardare
con più attenzione i particolari di un opera d’arte per godere di scoperte
inaspettate e assaporare più a fondo l’anima di un dipinto.
Tre gli incontri in programma, tutti alle ore 18.00: il 7 novembre, Pane e Vino nell’arte, si
commenteranno alcuni importanti esempi di Cene dell’iconografia cristiana per
approcciare i significati attribuito al vino nella nostra cultura religiosa e
sociale ( a seguire degustazione di
focacce, pane, acciughe. Malvasia ferma e malvasia brut); il 14 novembre, Il trionfo di Bacco, custode del segreto del vino
tra mito e rito. (degustazione di torta
di noci e zabaglione alla malvasia. Malvasia dolce e passita); il 21
novembre, Vino AD LIBITUM… !, rappresentazioni
ed interpretazioni dell’ ubriachezza,
pretesto per elaborare attraverso il grottesco l’esperienza dionisiaca
che rifiuta le regole della ragione (degustazione: ciccioli, gras pist, lardo,
prosciutto e strolghino. Lambrusco e vino rosso fermo).
Per gli storici dell’arte
la coltura del vino e la pratica del vinificare hanno costituito un grande
indizio di civiltà
basti pensare alle preziose pitture vascolari greche o agli importanti corredi funerari
etruschi per servire il vino a banchetto.
Il
vino assume presto il ruolo di bevanda rituale, elemento protagonista nello
spazio e nella vita sociale e religiosa dell’uomo. Per questo l’intelligenza dell’arte e del
mecenatismo ne hanno fatto un dettaglio importante di tante rappresentazioni
artistiche.
Nella
pittura del Medioevo e del Rinascimento l’uva e il vino sono state presenze
semplici ed essenziali hanno spesso rappresentato l’autunno e la ciclicità
delle stagioni e hanno rivestito una funzione di attributo di certe scene. E’ a
partire dal ‘600 che la trasposizione in immagini pittoriche del vino in
brocche e bicchieri diventa protagonista in quanto parte imprescindibile di un
genere: quello della Natura morta. Sarà così che Il motto In vino veritas si tradurrà In
vino vanitas: e gli acini di uva, come la figura di Bacco, rivestiranno
valori cristologici e morali.
Dopo
la Riforma a partire dal barocco la cultura artistica documenta nuove epoche in
cui la vita assume ideali profondamente legati ai piaceri dei sensi e dunque
all’uso di essi non più per una conoscenza del mondo circostante, ma piuttosto
per una sua “consumazione”. E’ l’ora del trionfo della favola pagana di Bacco-Dioniso
e di tutto ciò che di eccitante e trasgressivo il buon vino promette. Attraverso
la cultura visiva si afferma nel tempo la dipendenza della natura dall’uomo e
non viceversa come era stato invece alle origini.
Quote
di iscrizione: 20 € a lezione. Tre lezioni 55 €.
Per
prenotazioni: Iat 0521/331342 - iatsala@comune.sala-baganza.pr.it
--
Calendario delle lezioni
7 novembre ore 18.00
Rocca Sanvitale
Pane e Vino nell’arte
Cibo
e simbolo eucaristico Il vino insieme al pane costituisce e invera la sostanza
eucaristica: è il sangue di Cristo, per questo viene raffigurato contenuto in
brocche e bicchieri in tutte le Ultime Cene. Si commenteranno alcuni importanti
esempi di Cene dell’iconografia cristiana per approcciare i significati
attribuito al vino nella nostra cultura religiosa e sociale.
Degustazione di focacce,
pane, acciughe. Malvasia ferma e malvasia brut
14 novembre ore 18.00
Rocca Sanvitale
Il trionfo di Bacco:
custode
del segreto del vino tra mito e rito. Bacco- Dioniso una divinità benefica per
gli uomini che riassume l’energia della natura, il ciclo delle stagioni,
l’agiatezza, la cultura, l’ordine morale e civile e il divino intelletto.
Degustazione: torta di
noci e zabaglione alla malvasia. Malvasia dolce e passita.
21 novembre ore 18.00
Roccca Sanvitale
Vino AD LIBITUM… !:
rappresentazioni
ed interpretazioni dell’ ubriachezza, pretesto
per elaborare attraverso il grottesco l’esperienza dionisiaca che rifiuta le
regole della ragione.
Degustazione: ciccioli,
gras pist, lardo, prosciutto e strolghino. Lambrusco e vino rosso fermo.
Quote
di iscrizione: 20 € a lezione. Tre lezioni 55 €.
Per
prenotazioni: Iat 0521/331342 - iatsala@comune.sala-baganza.pr.it
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